L’attualità in questi giorni ci mostra una umanità allo sbando: il terremoto ad Haiti con le sue migliaia di vittime e il disinteresse di chi può fare la differenza dando una mano concreta.

I talebani al potere in Afganistan e l’istituzione dello stato islamico: un balzo indietro nel tempo di centinaia di anni e il precipitare nell’abisso della condizione della donna.

Il COVID-19 e la pandemia che colpisce tutti indifferentemente, ma soprattutto mette in evidenza che senza la collaborazione e i soldi solo chi può permetterselo potrà venirne fuori indenne.

E tante altre situazioni nel mondo che sono fuori controllo: la Nigeria, i narcotrafficanti che avvelenano la vita dei nostri giovani, le varie mafie

“Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che edifici!» Gesù gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata». Poi, mentre era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi?» Gesù cominciò a dir loro: «Guardate che nessuno v’inganni! Molti verranno nel mio nome, dicendo: “Sono io”; e ne inganneranno molti. Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di dolori.
Badate a voi stessi!……..”

Marco 13:1-9

Noi Cristiani cosa possiamo fare?

L’umanità attraversa un momento molto difficile è triste. Vi sono guerre in tante nazioni, violenze, corruzione, terremoti, incendi, immoralità, apostasia, superficialità, cupidigia, avidità, divisioni, distruzioni, epidemie, sofferenza… potrei continuare ma basta leggere nella seconda lettera a Timoteo al capitolo 3 dal versetto 1 al 5:

Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza.

Seconda lettera a Timoteo al capitolo 3 dal versetto 1 al 5

Quello che sta accadendo nelle nostre chiese cristiane, nelle nostre famiglie cristiane, nel nostro cuore di credenti ci pone a riflettere oggi più che mai.

Che fare per alleviare questa nostra condizione?

Come figli di Dio dobbiamo:

PREGARE


per la nostra anima, per le nostre famiglie, per le nostre comunità, per i governanti sia nazionali che mondiali, per i nostri fratello perseguitati, per i missionari impegnati in prima linea, per l’indifferenza è là superficialità che si evidenzia nel popolo del Signore. Per i ministri dell’Evangelo che possono predicare unti dallo Spirito Santo e non per piacere al popolo. Per i nostri anziani, giovani, ragazzi, figli, per la salvezza dei nostri cari. Per quanto nel Mondo sono vessati da potenze infernali.

RAVVEDERCI


Invece di guardare a quello che fanno gli altri e criticare, elogiare, condannare, applaudire, giudicare, giustificare …. È tempo che ci ravvediamo dal nostro modo di vivere, di parlare, di pensare, ognuno riguarda a se stesso e chieda perdono al Signore per i propri peccati, mancanze, errori, omissioni.
Se non ci ravvediamo pur definendoci credenti rischiamo di perderci nel marasma della conduzione di idee e congetture umane e diaboliche.
Bisogna CAMBIARE vita, e vivere nella freschezza dell’unzione dello Spirito Santo, abbandonando dalla nostra mente e dal nostro cuore quel senso di relativismo spirituale che sfocia in un Evangelo liquido, fluido e per alcuni non più vero e non assoluta Verità Biblica.

PREPARARCI


Ormai siamo alla fine dei tempi. Il nostro RE Cristo Gesù è vicino. Il rumore del galoppo del cavallo bianco si fa sentire sempre più marcato. Caro fratello, sorella, siamo pronti per incontrare il nostro caro Salvatore Gesù ?


La preparazione implica una vera consacrazione, un allontanamento dallo spirito di questo mondo e una più intima e profonda relazione con Dio. Possiamo affermare col cuore che il nostro VERO desiderio è quello di essere RAPITI con Gesù?

Oppure ci stiamo legando alle cose di questa terra, per le quali dedichiamo tutto il nostro tempo, mentre la nostra anima è in agonia.

Pregare, ravvederci, prepararci, oggi non può essere visto solo come un buon invito ma è un imperativo.

Se pratichiamo ciò che professiamo allora saremo trovati pronti.

Miei cari fratelli e sorelle, davanti allo scenario di devastazione che si presenta davanti a noi oggi, vi chiedo di unirvi insieme a me per cercare la faccia del Signore.

Spendiamo del tempo nella preghiera dovunque siamo a casa o in vacanza.

MARANATHA ! Vieni Signore Gesù … ti aspettiamo!

Dio ci benedica

Past. Silvano Basile

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